Perché aggiornare il Manuale HACCP ai tempi del Covid-19?

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Il manuale HACCP deve ormai analizzare obbligatoriamente il Rischio coronavirus nel luogo di lavoro secondo il Protocollo condiviso di regolazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro del 14 Marzo 2020.

Giusto in questo senso aggiornare il Manuale HACCP o Piano di Autocontrollo.
Gli OSA (Operatori del Settore Alimentare) possono entrare in contatto con persone che potenzialmente possono essere infette, ed essi stessi nella preparazione e manipolazione degli alimenti possono essere veicolo di infezione.
Proprio in questa ottica sempre più spesso avrete sentito parlare di HACCP (acronimo inglese per Hazard Analysis and Critical Control Points che in italiano potremmo tradurre con Sistema di analisi dei rischi e di controllo dei punti critici). Tale sistema fa chiaramente riferimento alle buone prassi da seguire per l’analisi dei rischi e il controllo dei punti critici, anche in termini di formazione per il personale (in questo senso è obbligatorio possedere l’attestato HACCP dopo un breve corso di formazione, le cui ore variano da regione a regione)
Ovviamente la sola formazione del personale non è sufficiente a garantire la validità del sistema, occorre disporre di un aggiornamento obbligatorio del proprio piano di autocontrollo HACCP.
E’ fondamentale attenersi alle semplici norme igienico sanitarie suggerito dal governo italiano con i vari DPCM emanati:
• lavarsi spesso e con attenzione le mani, preferibilmente con acqua calda per massimizzare l’efficacia del sapone;
• utilizzare i gel igienizzanti e disinfettanti mani;
• utilizzare mascherine contenitive per azione preventiva;
• se vengono utilizzati i guanti, cambiarli frequentemente;
• evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute;
• evitare abbracci e strette di mano;
• mantenere una distanza interpersonale di almeno un metro;
• non toccarsi occhi, naso e bocca;
• pulire giornalmente ed organizzare una sanificazione periodica dei locali in tutti i suoi ambienti e attrezzature.

Con pulizia si intendono tutte le azioni svolte per rimuovere lo sporco visibile come macchie di grasso, liquidi, eliminazione di polvere, peli, capelli e rimozione di altro materiale organico. La sanificazione è lo step successivo alla pulizia e prevede le operazioni mirate all’eliminazione di germi e batteri con l’utilizzo di detergenti a base chimica. La disinfezione invece è più invasiva e ha lo scopo di distruggere germi patogeni, nonché Virus e Batteri responsabili all’insorgenza di malattie, tramite mezzi chimici, fisici (calore, vapore, acqua bollente) o meccanici (filtri che intrappolano le spore).
Per l’emergenza Coronavirus è prevista la sanificazione dei locali con prodotti a base di ipoclorito di sodio 0.1% o alcool. È richiesta una particolare attenzione alle superfici toccate di frequente che possono comprendere i serramenti di porte e finestre, superfici dei servizi igienici e sanitari e, ovviamente, le attrezzature di lavoro.

Ogni luogo di lavoro ha necessità diverse, ogni aggiornamento deve essere quindi studiato e applicato in maniera diversa per ogni singola azienda.
Per la mancata o non corretta redazione del Piano di Autocontrollo HACCP il titolare d’azienda può incorrere in una sanzione amministrativa da 1.000 a 6.000 euro, alle stesse cifre ammontano anche le sanzioni in caso di inadempienze relative alle procedure previste dal Manuale.

Scrivici attraverso il form di contatti per avere una consulenza sulla redazione e aggiornamento del manuale HACCP relativamente alle misure anti Covid-19.